
Sou (Sosuke) Fujimoto, classe 1971, sconosciuto pressoché in tutto l’occidente (anche se ha già tenuto lo scorso 25 settembre una lecture al NAI – Netherlands Institute of Architecture di Rotterdam: gli olandesi sono sempre qualche passo avanti…) diventerà probabilmente molto presto uno dei più importanti architetti del Sol Levante e non solo. Una delle sue caratteristiche più interessanti è il senso dello spazio. Altro valore aggiunto: una notevole capacità di soluzione del rapporto tra natura ed artificio (tema a lui molto caro, e oggetto della sua pubblicazione “Primitive Future”), con esiti formali di una freshezza e di una chiarezza disarmanti.
Il sito istituzionale dello studio è un po’ ruvido, ma vale la pena di visitarlo, anche soltanto per leggere i lucidi appunti intorno ai suoi (ancora pochi) progetti.
Sotto, alcune immagini di opere firmate da Fujimoto. Uno da tenere d’occhio.








Oddio, proprio sconosciuto no…
Direi con un certo margine che ho visto un suo lavoro su un Domus del 2006, ma potrei anche sbagliarmi!